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La Resilienza dei Materiali

La resilienza è una proprietà meccanica cruciale per determinare la capacità di un materiale di assorbire energia durante deformazioni elastiche e plastiche. È essenziale conoscere questa caratteristica, nota anche come “impact toughness” o “impact strength”, per materiali che devono resistere a urti o resistere a impatti. Viene testata grazie al test di Charpy.

Schema di staffaggio della provetta nel pendolo di Charpy per garantire precisione durante la misurazione della resilienza e la capacità di resistere a impatti.
Schema di staffaggio

Perché Eseguire le Prove di Resilienza?

Le prove di resilienza sono fondamentali per garantire che un materiale abbia la giusta capacità di resistere agli urti, evitando la propagazione di cricche che potrebbero portare alla rottura. La resilienza, quindi, non va confusa con la duttilità, che rappresenta la capacità di assorbire energia con deformazione plastica ed è quella caratteristica che ritarda e riduce la nucleazione delle cricche e deriva dalla bontà dei processi metallurgici che hanno portato alla fabbricazione del metallo.

Il test di Charpy.

Il metodo di prova più utilizzato per valutare la resilienza è il test di Charpy, in cui si misura l’energia necessaria a rompere una provetta standard con un colpo singolo. Questo valore, espresso in Joule [J], rappresenta la resistenza agli urti del materiale e offre un’indicazione precisa della sua resilienza.

Pendolo di Charpy utilizzato per misurare la resilienza dei materiali con il test di Charpy, valutando la capacità di resistere a urti e impatti.
Il pendolo di Charpy

Preparazione delle Provette e Tipi di Intaglio.

Le provette utilizzate per le prove di resilienza possono presentare diversi tipi di intaglio:

  • KV: Intaglio a V di 45°, profondo 2 mm, in conformità con UNI EN 10045/1.
  • KU: Intaglio a U, profondo 5 mm, secondo UNI EN 10045/1.
  • KVW: Provetta senza intaglio, utilizzata per misurare la duttilità.

La provetta standard ha una lunghezza di 55 mm e una sezione quadrata di 10 mm. Sono disponibili anche provette con sezione ridotta, con larghezza 7,5 mm o 5 mm.

Provetta KV con intaglio a V utilizzata nel test di Charpy per valutare la resilienza dei materiali e la loro resistenza a urti.
Provetta KV
Schema del pendolo

Fattori che Influenzano la Resilienza.

La resilienza di un materiale può essere influenzata da diverse caratteristiche microstrutturali, introdotte con trattamenti termici. Fattori come le inclusioni non metalliche (solfuri, ossidi, silicati) e le segregazioni nel metallo fungono da inneschi per la nucleazione delle cricche, compromettendo la capacità di resistere a urti e resistere a impatti. Per questo motivo, viene preferito l’impiego di acciai rifusi.

La Resilienza dei Materiali: conclusione.

Le prove di resilienza rappresentano uno strumento fondamentale per valutare la resistenza di un materiale agli urti.

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