La resilienza è una proprietà meccanica cruciale per determinare la capacità…
CAPITOLATO AIM – Centro di Studio Pressocolata
CAPITOLATO AIM
Centro di studio Pressocolata
Ing. Andrea Magistrelli – Bonomi Acciai
Sempre più spesso ci si trova a disquisire di valori di Duttilità e di Tenacità minimi che le attrezzature impiegate nel campo della pressocolata delle leghe leggere devono traguardare.
Risulta a volte difficile o confuso, comprendere il corretto metodo e le posizioni di prelievo delle provette di resilienza dal blocco di acciaio atto a ricavare l’attrezzatura. E’ altresì importante comprendere quali siano i valori minimi accettabili per valutare idoneo il materiale ed allineare i metodi di collaudo preliminare così da avere un’omogeneità di lettura e confronto dei dati.
Ci sembra doveroso, in tal merito, riportare l’autorevole punto di vista del Capitolato del Centro di Studio Pressocolata di AIM (Associazione Italiana di Metallurgia) che, vista l’eterogeneità ed alta competenza degli autori coinvolti, ha ricoperto sempre più negli anni un utilissimo strumento di riferimento per gli addetti ai lavori.
Viene di seguito presentato uno stralcio del capitolato stesso, con particolare attenzione al metodo ed alle posizioni di prelievo dei provini di Resilienza e successivi collaudi.
Le provette dovranno avere un sovrametallo d’almeno 1 mm per lato, ovvero possedere le seguenti dimensioni minime:
– 12x12x55 mm per provette grezze ISO-KV
– 9x12x55 mm per provette grezze KVW.
Le lavorazioni delle provette dovranno essere eseguite mediante asportazione di truciolo per fresatura e/o brocciatura (intaglio) e non saranno ammesse in alcun modo lavorazioni per elettroerosione, se non quelle di sgrossatura (con abbondante sovrametallo).
L’intaglio delle provette KV deve essere eseguito dopo il trattamento termico di collaudo.
Le provette trattate termicamente dovranno essere rettificate alle quote finali di 10x10x55mm (KV) o 7x10x55mm (KVW), con tolleranza ±0,05mm sui lati 7 e 10 mm, asportando materiale in modo uniforme su ogni faccia ed avendo cura che la mola tagli in direzione longitudinale. La rugosità massima ammessa è Ra 0,2μm per l’intaglio e 0,4μm per le altre superfici.