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Bonomi Acciai: cos’è la bonifica?
Bonomi Acciai: cos’è la bonifica?
Per bonifica si intende quel trattamento termico costituito dalle due fasi di tempra e successivo/i rinvenimento/i.
La tempra
Obiettivo della tempra è quello di ottenere la struttura di martensite, il costituente più duro dell’acciaio.
La martensite è altresì il costituente più fragile, motivo per cui la tempra deve essere sempre seguita da una fase di rinvenimento, atta a detensionare il componente temprato dalle tensioni indotte per la trasformazione microstrutturale appena avvenuta.
Per quanto riguarda la tempra è necessario rispettare al meglio due condizioni fondamentali:
1. avere una austenitizzazione completa, così da assicurare omogeneità di temperatura in tutta la sezione del componente trattato
2. avere un raffreddamento sufficientemente veloce da superare la “velocità critica di trasformazione” di ciascun acciaio
Esistono differenti mezzi di tempra, che vengono scelti in base all’acciaio oggetto del trattamento, alla geometria del componente, alle caratteristiche richieste dal progettista.
Tali mezzi possono essere: acqua, soluzioni acquose polimeriche, olio, sali fusi, gas in pressione (azoto, elio, argon), aria.
Il rinvenimento
Il rinvenimento è quel trattamento termico eseguito ad una temperatura inferiore al punto di trasformazione A1 (500÷680°C) atto a detensionare il materiale appena temprato, la cui struttura è tendenzialmente costituita da martensite, ed a conferirgli le caratteristiche meccaniche definite in fase di progettazione. Il rinvenimento successivo alla tempra trasforma la martensite in un aggregato chiamato sorbite che è la struttura con il miglior compromesso durezza – tenacità.
Il valore di durezza della martensite si abbassa all’aumentare della temperatura di rinvenimento.
Il rinvenimento può essere seguito da un raffreddamento lento (forno o aria) oppure veloce (acqua o olio);
il raffreddamento rapido è consigliato per acciai al Mn, Ni, Cr per evitare la fragilità da rinvenimento.
Alcuni acciai, come gli acciai da utensili a caldo e a freddo, necessitano rinvenimenti multipli – intervallati da raffreddamenti lenti fino a temperatura ambiente – per sviluppare al meglio l’indurimento secondario, trasformare l’eventuale austenite residua, assicurare una completa stabilità microstrutturale e geometrica.