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Bonomi Acciai: il perchè del materiale fresato

Bonomi Acciai: il perchè del materiale fresato.

In fase di produzione di blocchi da acciaieria, durante i processi di forgiatura e successivi trattamenti termici di affinamento ed omogeneizzazione della struttura, avvengono:

  • ossidazioni e decarburazioni superficiali;
  • ricalcature, ripiegature, cricche;
  • deformazioni.

Una volta solidificatosi, il citato blocco d’acciaio deve subire ancora diversi passaggi produttivi rimanendo allo stato incandescente, a temperature superiori ai 500°C per necessità operative per poter essere forgiato nel campo di
lavorazione plastica. In questa situazione l’acciaio reagisce con l’ossigeno, presente nell’atmosfera circostante, permettendo il generarsi di strati decarburati e la formazione di ossidazione superficiale.
La superficie risultante non rispecchia le caratteristiche desiderate dell’acciaio stesso.

Durante le successive fasi di forgiatura, l’acciaio allo stato pastoso subisce una gravosa deformazione plastica da parte dei magli e delle presse. Deformandosi e comprimendosi, la superficie del blocco forgiato
può essere soggetta a ricalcature che poi si manifestano sotto forma di cricche superficiali. L’esperienza delle acciaierie è tale da ridurre al minimo questi fenomeni che comunque sono fisiologici ed inevitabili.
Queste imperfezioni lasciate dalla fase di forgiatura disturbano l’integrità dell’acciaio, per cui è necessario che vengano asportate.

Oltre alle già citate difettologie, vanno altresì tenuti in considerazione altri fattori come ad esempio le deformazioni dei blocchi forgiati legati al complesso processo produttivo e le condizioni superficiali legate a lavorazione di ossitaglio.

Una volta ottenuta la forma desiderata è quindi indispensabile una successiva asportazione di materiale superficiale, mediante asportazione di truciolo, per poter impiegare il blocco nella costruzione di componenti meccanici esenti da difettologie superficiali che potrebbero pregiudicarne il comportamento in esercizio o nelle successive fasi di trasformazione dell’acciaio.

Al fine di garantire un acciaio esente da difetti dovuti ai processi produttivi precedentemente esposti, esistono specifiche e normative che intervengono in aiuto degli utilizzatori, quali la DIN 17350: 1980: TOOL STEELS – TECHNICAL CONDITIONS OF DELIVERY. Essa fornisce le specifiche tecniche per la consegna di acciai da utensile (a freddo, caldo ed alta velocità) in relazione alle dimensioni e tolleranze di blocchi grezzi, fresati, finiti con particolare utilità in riferimento al materiale minimo da asportare dal grezzo.

Mediante l’ausilio di apposite formule è possibile conoscere le misure fresate minime cui portare il blocco grezzo di acciaieria/forgiatura per poter avere la garanzia che lo stesso sia esente dalle suddette difettologie fisiologiche.

Dove:

  • Df: spessore fresato;
  • Dr: spessore grezzo;
  • Bf: larghezza fresata;
  • Br: larghezza grezza.

Grazie alla qualità superficiale fresata del materiale è inoltre possibile eseguire controlli UT molto più precisi, accurati ed affidabili rispetto al medesimo materiale con la superficie grezza; ed in tal modo garantire livelli qualitativi più alti.

È a rischio dell’utilizzatore asportare una quantità di sovrametallo dal grezzo di forgiatura inferiore a quanto specificato dalle normative di riferimento.

Basandoci su queste formule, vengono quindi proposti alcuni esempi concreti di asportazione di truciolo in relazione alle misure finite, fresate e grezze di fornitura di blocchi atti alla costruzione di matrici di pressocolata.

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